Pet Therapy
Interventi Assistiti con l’Animale
L’ausilio di animali da compagnia ai fini di “Pet Therapy” è stato riconosciuto come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003.
Tale decreto ha sancito per la prima volta nella storia del nostro paese il ruolo che un animale può avere nella vita affettiva di una persona, nonché la valenza terapeutica degli animali da compagnia.
I programmi oggi utilizzati per la “pet therapy” o meglio “Interventi Assistiti con l’Animale”, si suddividono in:
1)Attività Educative con l’ausilio di animali (AAE), l’animale stimola le attività con finalità educative. Tali progetti sono generalmente avviati nelle scuole (materne o elementari) e consistono in esperienze di educazione alla conoscenza e al rispetto del mondo animale in tutte le sue componenti, attraverso l’incontro con gli animali, la visione di filmati, visite ai parchi, fattorie pedagogiche. Le AAE sembrano migliorare l’attenzione e l’apprendimento, il rendimento scolastico, la curiosità e i rapporti sociali e ridurre fenomeni di devianza, bullismo e abbandono scolastico;
2)Attività Assistite con gli animali (AAA), quando si organizzano attività rivolte a migliorare la qualità della vita dei soggetti coinvolti con interventi di tipo ricreativo, educativo e/o assistenziale. attività sono rivolte a varie categorie di utenti (bambini, soggetti portatori di handicap, pazienti ospedalizzati, pazienti psichiatrici, anziani, detenuti). Si caratterizzano perché sono programmi erogati in vari ambienti (scuole, ospedali, ecc), realizzati da personale opportunamente formato, in cui vengono coinvolti animali che rispondono a determinati requisiti attitudinali e di capacità. Obiettivi che possono essere raggiunti con tali attività sono, ad esempio, quelli che contribuiscono a migliorare la qualità della vita di soggetti al fine di distrarle da situazioni particolarmente stressanti, di rilassarle e di divertirle.
3)Terapie Assistite con gli animali (AAT), quando l’animale, definito coterapeuta, è parte integrante di un progetto terapeutico. In questo caso la terapia si deve porre degli obiettivi ben precisi e deve produrre modificazioni nello stato del paziente.
Obiettivi (alcuni esempi)
Aspetto motorio e psicomotorio: esercizi per il controllo del tronco ed equilibrio; spostamenti; mobilizzazione passiva delle articolazioni bloccate; motricità fine e prassie; funzioni sensoriali.
Aspetto psicologico: favorire la relazione, socializzazione e comunicazione; riduzione dei livelli di ansia e depressione.
Aspetto neuropsicologico: migliorare l’attenzione, la concentrazione e la memoria.
Aspetto educativo: stimolare l’apprendimento, il raggiungimento dell’autonomia e il rispetto dell’altro.
Benefici (alcuni esempi)
Sfera affettiva emozionale relazionale: suscitare emozioni e sentimenti; facilitare l’apertura sociale e l’integrazione; stimolare l’interazione e la comunicazione tra utente e operatore (terapista).
La Stimolazione psicologica: provare il piacere della compagnia incondizionata; favorire l’accettazione di se tramite un rapporto sincero e autentico; far emergere sentimenti di auto-efficacia e autostima; sviluppare l’empatia e la capacità di identificarsi con l’altro.
I meccanismi psicofisici: diminuzione del ritmo cardiaco e respiratorio; rilassamento del tono muscolare; diminuzione nella produzione degli ormoni dello stress; innalzamento del tono di umore e sensazione di benessere.
Meccanismo ludico: il gioco può rappresentare un canale fondamentale di interazione, rinforzando il legame con l’animale.

I.A.A. “Pet Therapy” – 1° Convegno della Città di Olbia
organizzato dal Centro Dogmind
11 Luglio 2013

DAL 2017 IL CENTRO DOGMIND SEGUE E AUTOFINANZIA IL PROGETTO “UNA ZAMPA IN PIU'” DESTINATO AL REPARTO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DELL’OSPEDALE DI OLBIA CON L’AUSILIO DI TAO E LUCE.

